VILLASANTA NEL CATASTO TERESIANO DEL 1721

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Con i lavori del Catasto Teresiano del 1721 (che si chiuderanno nella seconda metà del ‘700) abbiamo la prima restituzione dettagliata di una carta del territorio di Villasanta. I geometri e gli agrimensori incaricati su tutto il territorio lombardo con le loro “tavolette pretoriane” stendono una serie ingentissima di mappe nelle quali vengono censite tutte le abitazioni e appezzamenti fondiari (con tanto di misure, tipologia di coltivazione e proprietà), insieme a tutti gli elementi presenti sul territorio (fiumi, rogge, strade, boschi, etc.).
Il tutto è chiaramente finalizzato a stendere un “estimo” di questi beni immobiliari unico e verificabile su tutto il territorio dello Stato e di conseguenza arrivare ad un sistema di imposizione fiscale che si avvicina a quello moderno di uno “Stato di diritto”.
La tavola qui esposta è il risultato di un lavoro di ricomposizione partendo da diverse mappe appartenenti ai comuni di Monza (per La Santa), di Villa San Fiorano ed uniti e di Concorezzo.

Come è dettagliato nella Carta qui successiva, detta “Carta dei Comuni”, l’attuale territorio di Villasanta era infatti frazionato tra ben sei Comuni.