Questa pergamena del 960, di cui riportiamo uno stralcio, riguarda la permuta tra l’Arciprete di Monza Arifredo ed un certo Stefanone di terreni posti nel luogo di Coliate (antico toponimo corrispondente agli attuali siti di S.Giorgio e S.Alessandro). Arifredo interviene per conto della chiesa di S.Alessandro e del suo Ospizio (Xenodochium). E in effetti nel documento non si cita espressamente S.Alessandro ma appunto lo Xenodochio. Possiamo però con sufficiente sicurezza collegare la citazione a questa chiesa, che in documenti successivi viene sempre indicata con il suo Ospizio nel luogo di Coliate (dove si trovano i terreni oggetto della permuta).
Ci troviamo così di fronte alla prima evidenza documentale di S.Alessandro, anche se, come per S.Anastasia, possiamo pensare ad una sua edificazione in precedente età longobarda (VII° secolo).
Nasce nello stesso dito dove la ritroviamo tutt’oggi e fino al tardo medio-Evo (1200-1300) manterrà il suo Ospizio per pellegrini e bisognosi.
Riportiamo il passaggio di nosto interesse :
“…..ipse Arifredus archiptr et custos a parte ipsius Xenodochio ab eiundem Stefanone….”
e cioè “…….lo stesso arciprete e custode Arifredo per parte dello stesso Xenodochio al suddetto Stefanome…”
La pergamena è attualmente conservata presso la Biblioteca del Museo del Duomo di Monza.